Una delle bollicine che da qualche anno sta avendo un buon successo è il Durello Lessini DOC Spumante.

Le bollicine mettono sempre allegria e un po’ di brio durante l’aperitivo raddrizza anche le giornate più storte.
Vi voglio presentare un prodotto della mia terra, un vino che inizio a vedere nei winebar al di fuori del Veneto e si sta facendo apprezzare dagli intenditori: Durello Lessini DOC Spumante.
Trovo la sua storia molto particolare, è il “cenerentolo” dei vini.
Partiamo dall’antico vitigno che viene coltivato dal 1700, l’uva Durella è menzionata persino in scritti del 1200 e all’epoca si chiamava Dusarsena, dal latino Durus Acinus, e si riferisce alla buccia spessa dell’acino. Acidità che sta alla base del “segreto” di questo vino, se si aggiunge poi il terreno vulcanico che dona sapidità, si fa presto a capire che si tratta di un vitigno unico, che per anni non è stato pienamente apprezzato. Finché a qualcuno non è venuta la geniale idea di farne uno spumante.
Il vino si presenta di un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, ha un profumo delicato e leggermente fruttato, le bollicine sono abbastanza fini, numerose e persistenti, in bocca è leggermente acidulo con note minerali.
Mi piace sapere cosa bevo e questo vino ha davvero un’anima romantica. In questi anni il Durello sta avendo una vera e propria escalation social ed è ormai facilmente reperibile, sta diventando un’ottima alternativa alle altre ben più note bollicine.

Provatelo con del succo di ciliegia e con una ciliegia stessa come guarnizione, rimarrete piacevolmente soprpresi.
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